L’ICONA DEL BATTESIMO DI GESÙ
L’icona porta il nome greco di “Teofania”: “manifestazione di Dio”.
Nel vangelo di questa solennità è detto che Dio si è manifestato con la sua parola – “Questi è il Figlio mio, l’Amato, in lui ho posto il mio compiacimento ” – e nello stesso tempo con la discesa della colomba.
Ma il modo in cui Dio ha manifestato la sua presenza va oltre i segnali della parola e della colomba – che del resto, secondo la tradizione esegetica, nessuno dei presenti notò, a parte Gesù e, forse, il Battista.
È il Battesimo stesso che ci svela, nel suo significato più profondo, qual è la manifestazione di Dio.
E la contemplazione dell’icona ci aiuta in questo.
La dimensione verticale prevale su tutto: non solo Gesù è raffigurato in piedi al centro del fiume, ma lo stesso fiume è come in piedi fra le due sponde rocciose, anch’esse in verticale. E dall’alto scende il raggio che viene dal cielo che si apre, e in cui la colomba si raccoglie sul capo di Gesù che con il suo corpo ne continua la discesa.
Perché proprio questa è la manifestazione di Dio: la sua discesa nelle profondità della condizione umana, rappresentata dal fiume visto nell’oscurità dei suoi fondali. Gesù, e in lui Dio, scende fino a toccare il fondo , dove sono visibili le figure misteriose del mito delle acque, che non possono però risalire. Gesù è in piedi non solo come chi scende, ma anche come colui che, dopo essere sceso fino in fondo, risale, aprendo agli uomini la porta della sua Pasqua di resurrezione.
Eremo dell’Unità – GERACE